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Resurrezione Putin si espande in Medio
oriente Mentre
gli Stati Uniti d’America si appassionano al dibattito fra chi sia il vero
sessista o Bill Clinton e Donald Trump, la Russia sta mettendo a segno un
colpo dopo l’altro. Il presidente Putin, che vincerà ancora una volta le
prossime elezioni senza particolari patemi, è riuscito persino a trovare un
accordo sul taglio del greggio con Riad che ha dell’incredibile. Perché fra i
tanti motivi per cui i sauditi sono in freddo con gli Stati Uniti c’è anche
il fallimento della politica di Obama ed Illary in Siria. Gli Usa non sono
riusciti a rendere innocuo Assad, che proprio i russi hanno difeso
strenuamente. Grazie al fattivo sostegno russo, oramai Assad è prossimo a
fare della ribelle Aleppo una seconda Grozny e proprio come ai tempi della
guerra in Cecenia, gli americani staranno a guardare. Assad è stato anche il
motivo dell’impennata di Hollande contro Putin. Il presidente francese, che
all’Eliseo ha oramai i giorni contati, ha detto che non intendeva ricevere
Putin atteso in visita in questi giorni. Per tutta risposta Putin ha saltato
l’appuntamento parigino. Si recherà sulla Senna, quando la Francia avrà un
leader più arrendevole, così come fece lo Zar Alessandro caduto Bonaparte.
Nel frattempo Putin è stato accolto con tutti gli onori ad Ankara e questa intesa
inedita con la Turchia che solo nel 2015 tirava i giù i caccia russi sorpresi
nel suo spazio aereo è l’impresa della politica estera di Putin più
straordinaria, anche considerata la rivalità secolare. Non solo la Russia sta
per trovare le chiavi dell’egemonia sul Bosforo rassicurando le sue posizioni
in medio oriente, ma soprattutto trova un saldo alleato in un Paese Nato, che
garantisce i confini orientali di quell’intesa militare che avrebbe voluto
intervenire contro le mire russe in Ucraina. Se Ankara è destinata ad
allontanarsi dall’occidente, un altro passo è stato compiuto grazie a Putin a
cui Erdogan ha aperto a golpe fallito, dimenticando e perdonando tutti i
dissidi precedenti. E’ davvero appassionante la corsa alla Casa Bianca, tanto
da tenerci tutti con il fiato sospeso. Purtroppo per lui, il prossimo
presidente americano si troverà di fronte una Russia che sembra tornata ai
tempi della guerra fredda. E con Putin, la Russia di oggi, non fa sconti a
nessuno. Roma, 12
ottobre 2016 |
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